Sonno da viaggio

(foto di Nick Bramhall)

Primo dei gruppi di oggetti, e più ingombrante e pesante di tutti, è quello del dormire. Cercherò di fare Couchsurfing sulla strada per la Norvegia, ad eccezione della Scandinavia dove il campeggio libero è permesso e mi piacerebbe cominciare a impratichirmi nell’antica arte del dormire in natura. Nel proseguo del viaggio post-Scandinavia poi le temperature saliranno e sarà ancora più facile. In questo senso gran parte dello zaino è dedicata all’alloggio portatile.

  • Tenda La nuova arrivata in casa Dromorama è una Hubba Hubba della MSR, marca leader del settore (portatami da fonti affidabili dagli USA dove costa la metà) con recensioni positive ovunque. Ho optato per una tenda due posti per due motivi: me lo posso permettere, essendo i chili in più portati dalla moto, ed è più comoda: per cambiarsi, consultare una mappa, tenere tutti i bagagli all’interno in caso di pioggia e soprattutto ospitare gli occasionali compagni di viaggio. Ho costruito anche un telo sagomato a misura da mettere sotto per incrementare durata e impermeabilità della tenda. La casa la dà a 1.9 kg, una volta aggiunti picchetti e cordini arriva a poco più di 2 kg. Chiusa è davvero piccola. L’ho presa verde foglia, devo ancora capire se mi piace o meno il fatto che si mimetizzi perfettamente nella vegetazione. Nel prossimo viaggio che farò senza moto, quando i grammi ritorneranno a pesare sulle spalle, vorrò assolutamente provare il tarp o il bivvy.
  • Sacco a pelo Se c’è una linea di prodotti in cui la marca da campeggio nazionale per eccellenza, la Ferrino, è presente anche nei cataloghi dei siti esteri specializzati è quella dei sacchi a pelo. Io ho un Lightec 750 regalatomi per la Francigena da 793 grammi. Chiuso in un drybag da 5 litri diventa minuscolo. La forma a mummia non è la mia preferita ma è in assoluto la migliore per evitare la dispersione di calore. Finora l’ho solo provato in locali chiusi, spesso freddi ma pur sempre riparati, con ottimi risultati. Ci ho dormito in tenda l’altro ieri con circa 7 gradi ed ha funzionato benone. Consiglio per sacchiletto in piuma: non teneteli chiusi quando inutilizzati, se potete apriteli e metteteli nell’armadio appesi ad una gruccia fino alla prossima escursione.
  • Materassino Qui per fortuna il prodotto migliore è anche il più economico, unico difetto: l’ingombro. Parliamo del classico materassino arrotolabile da boy scout in schiuma, lo usano anche nelle palestre. Pesa pochissimo e garantisce isolamento e impermeabilità, assai più dei vari autogonfiabili, inoltre è comodo anche per le pause pranzo o come paravento del fornello. I maniaci del bagaglio ultraleggero lo tagliano a 3/4 lasciando scoperte le gambe. Io per ora posso permettermi quei grammi in più e poi sono alto e mi serve tutto. Si trova dappertutto a meno di 10 euro.
  • Mascherina La luce mi sveglia più del rumore, quindi non posso fare a meno di una mascherina paraocchi di ingombro e peso ridicoli. In Scandinavia poi ci sono 22 ore di luce al giorno a giugno, non saprò che farmene della torcia, ma della mascherina avrò sicuramente bisogno. La mia la comprai a Fiumicino anni fa ma si può facilmente costruire da soli.
  • Tappi orecchie Idem come sopra, che sia in campeggio, in ostello o ospite da qualcuno, i rumori mattutini son sempre imprevedibili. I tappi in schiuma non prendono spazio e possono salvare diverse ore di sonno.

3 pensieri su “Sonno da viaggio

  1. Ciao, un consiglio per il materassino: quando sono stato in Corsica con la mia compagna (2500km in una decina di giorni) avevamo preso i materassini di cui parli, quelli di decathlon autogonfiabili.
    In realtà sono sottilissimi e hanno un tappo che, quando aperto, fa in modo che si gonfino un pelo, poi a bocca gli dai una soffiata e li rendi utilizzabili.
    Sulla vespa stanno comodamente sulle pance: nella foto al link http://www.flickr.com/photos/fmf/2050004020/ ne vedi uno di fianco alla sella, nel suo involucro di nylon.
    Non danno fastidio ad un eventuale passeggero e occupano uno spazio che normalmente resterebbe inutilizzato.

  2. “in culo alla balena!” Paolo 😉 .. ..e come cantava Moltheni: “l’attesa mi piace da morireee”
    ..ehh, lo spumeggiante fremere di queste ultime ore di attesa!
    buonissimo salpar da la famigliuola Bianchi-Valdesalici from Romagna che appassionamente ti seguirà!
    BUONA STRADA E GUSTOSISSIMO DIVERTIMENTO a te e la Sig.rina Star 😉

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